Durante le tue incursioni nel mondo del lavoro, ti imbatterai in diversi tipi di curriculum. In questo post ti presentiamo i due più utilizzati ed efficaci quando ti vuoi candidare per un impiego: Il Curriculum Funzionale e il Curriculum Cronologico.
Il CV Cronologico
Cos’è un Curriculum Cronologico
È un modello di Curriculum in cui organizzi la tua esperienza lavorativa come un registro storico.
Il fatto che sia cronologico, significa che puoi schematizzare le informazioni nell’ordine in cui gli avvenimenti a esse relativi si sono verificati, quindi inizi dai tuoi risultati più vecchi e procedi in ordine ascendente fino alla tua situazione attuale.
Dei modelli conosciuti, questo è il più comune e accettato nel mondo del lavoro, soprattutto perché è facile da organizzare e da leggere. Il responsabile delle risorse umane riceve numerosi curriculum, di conseguenza attribuirà notevole importanza a ogni minuto che risparmierà leggendoli.
Come creare un Curriculum Cronologico
L’esperienza e la formazione vanno inserite in ordine sequenziale e il contenuto dovrebbe includere i seguenti paragrafi:
- Dati personali: in questa sezione inserisci nome e cognome, data di nascita o età, indirizzo email, numero di contatto telefonico, indirizzo e luogo di nascita (città e paese)
- Formazione professionale: è importante specificare i due tipi di formazione che si conseguono durante la vita: formale e informale. Entrambe devono includere l’anno in cui le hai svolte ed essere disposte, come lo dice anche il tipo di Curriculum, in ordine cronologico.
Per quanto riguarda l’istruzione formale, il tuo curriculum deve contenere il titolo di studio che hai ottenuto e qualsiasi altro tipo di formazione che hai conseguito in ambito accademico.
In compenso, la formazione informale si riferisce a quegli apprendimenti derivanti dall’esperienza acquisita nei tuoi impieghi precedenti, ai corsi non strettamente legati all’ambito accademico, a conoscenze che sono il risultato dei libri che hai letto o di qualsiasi altra conoscenza empirica da te acquisita autonomamente.
In entrambi i casi, ricorda di specificare in modo chiaro il nome del titolo da te acquisito e di indicare l’anno di conseguimento. È inoltre fondamentale per te sottolineare come è avvenuta la formazione. Ad esempio, se hai seguito un corso in presenza o in modalità online. - Lingue: cita le lingue che parli e il livello di conoscenza di ognuna di esse. Se hai svolto un’esperienza di formazione all’estero, è importante e raccomandabile che lo specifichi.
- Meriti e pubblicazioni: se hai ottenuto qualche premio o riconoscimento, citalo nel tuo curriculum cronologico. Il discorso vale anche per un libro, opuscolo o studio che hai pubblicato. Ricorda di specificare l’anno e anche la casa editrice che si è occupata della pubblicazione.
Punti forti e svantaggi del CV Cronologico
Il Curriculum Vitae Cronologico ti permette di presentare in modo ordinato la tua evoluzione professionale e le responsabilità che hai assunto nei tuoi diversi impieghi.
Inoltre, permette al selezionatore di conoscere, in modo specifico, quali sono le aziende per le quali hai lavorato e il cui prestigio può mettere ulteriormente in risalto il tuo CV.
Uno degli svantaggi di questo curriculum è che mette in evidenza il tuo aver cambiato spesso lavoro, oppure i periodi in cui sei rimasto disoccupato o l’inesperienza per il posto per cui ti candidi, soprattutto se si tratta del tuo primo lavoro.
Il CV Funzionale
Cos’è un Curriculum Funzionale
A differenza del CV Cronologico, il CV Funzionale si focalizza sulla formazione, le competenze e le abilità più che sulla storia professionale.
La sua struttura non è determinata dall’ordine successivo con cui hai seguito i corsi di formazione, ma dalle tematiche e dall’interesse che hai nel raggrupparle in modo strategico affinché risultino rilevanti e ti aiutino a ottenere l’impiego che cerchi.
Come creare un Curriculum Funzionale
Il metodo è molto simile a quello del CV cronologico. Nel caso dei dati personali, la struttura è la stessa. Devi citare il tuo nome completo, la data di nascita o l’età e ogni dato basilare che permetta al selezionatore di identificarti facilmente nel caso in cui ti scelga.
Da questo punto in poi, le due opzioni che ti proponiamo nel presente post presentano le prime differenze.
- Obiettivo: sottolinea quello che cerchi in questo impiego ed evita di parlare in tono astratto. Una formula del tipo: “Desidero intraprendere una nuova avventura lavorativa e incrementare la mia esperienza per integrare la mia professionalità…” è inefficace perché è difficile da capire.
Capita spesso che, nel tentativo di fare una buona impressione con il nostro curriculum, si finisca per ricorrere a un linguaggio complicato. È meglio evitarlo. Opta per qualcosa del tipo: “Desidero ottenere il posto di direttore dell’ufficio e apportare nell’azienda la mia decennale esperienza”. - Abilità: cita quelle relative all’obiettivo che ti sei posto. Non ha alcun senso inserire le tue abilità di programmatore se ti candidi per un posto di chef.
Specifica ciò che sai fare bene. Se stai imparando a utilizzare Excel, indica il livello di conoscenza posseduto e quello che sei capace di fare.
Ricorda che una abilità è una competenza ben sviluppata. La soluzione migliore è evitare di parlare di argomenti di cui ancora non si possiede piena competenza. - Risultati: questo è il momento giusto per parlare dei risultati che hai ottenuto nel corso della tua storia professionale, senza però citare l’anno o la data in cui ciò è avvenuto.
Esponi con chiarezza quali incarichi hai svolto ed evita di essere arrogante. Un esempio di risultato può essere: “Aumento del 45% degli utili nella distribuzione di pane nei negozi al dettaglio”. Se hai la possibilità di citare dati concreti, è meglio. - Informazioni aggiuntive: se non possiedi molta esperienza professionale, elenca quelle attività che potrebbero costituire un punto a tuo favore nel profilo. Cita nel curriculum funzionale le altre lingue che parli, i diplomi che possiedi e qualsiasi altra esperienza che ti consenta di ottenere un riscontro positivo con il tuo datore di lavoro.
Punti forti e svantaggi del CV Funzionale
Uno dei suoi punti forti è il fatto che le informazioni sono organizzate in modo meno rigido e puoi focalizzarti su ciò che davvero conosci, senza dover citare la tua esperienza. Questo tipo di curriculum è perfetto in caso di poca esperienza.
Se il posto per cui ti candidi prevede che dimostri la tua esperienza professionale con dati cronologici, questo tipo di CV perde di efficacia e ti rende impossibile descrivere gli incarichi che hai svolto in precedenza.
Che tipo di Curriculum devo scegliere?
Adesso che conosci i due tipi basilari di Curriculum: CV Cronologico vs CV Funzionale, se ti interessa creare un CV basilare ti conviene approfittare del lato migliore di ognuno di essi e giocare con le possibilità che ti offrono.
Tutto dipende dall’esperienza da te accumulata e da come desideri presentarla. È importante anche rispettare le richieste dell’azienda. La maggior parte di esse ha metodi di selezione che prevedono determinate specifiche da seguire se vuoi legittimamente aspirare a quel posto.
Cerca un equilibrio tra i due tipi di CV e ottieni con maggior facilità l’impiego che desideri.